Il Senato della Repubblica ieri ha approvato il disegno di legge che introduce il reato di omicidio stradale nel codice penale.

Il drammatico bilancio della tragedia avvenuta nel canale di Sicilia dove hanno trovato la morte più di 700 persone, secondo le testimonianze dei superstiti più recenti le vittime potrebbero essere circa 900, ha sollevato ancora una volta il polverone mediatico attorno al tema dell'immigrazione, regolare e clandestina, nel nostro paese, fra battaglie di numeri, spesso spiegati male o non spiegati affatto, battaglie ideologiche, giochi di potere e slogan elettorali che non aiutano certo l'opinione pubblica a formarsi adeguatamente sul tema.

In questi giorni si è tornato a parlare di una delle pagine più tristi, ma spesso dimenticate, del XX secolo, il Genocidio del popolo armeno.

  Alle ore 11 del 9/03/2015 Claudio Giardiello entra munito di un tesserino falso nel tribunale di Milano, entrando dall'ingresso riservato ai magistrati elude i controlli di sicurezza, ovvero i metal detector, portando con sé un'arma, una pistola semiautomatica.

Le autorità attraverso il ritrovamento e l'analisi della scatola nera del volo Germanwings Barcellona-Dusseldorf iniziano a scoprire raccapriccianti e inquietanti particolari sugli eventi che hanno preceduto la morte di 150 persone nel sud della Francia.

Ennesima tragedia alpina del 2015 questa volta a farne le spese due esperti sciatori in Val di Susa, un franco-italiano Luca Prochet, 53 anni, residente a Briançon, guida alpina e volontario del soccorso alpino, e uno sciatore francese incolumi fortunatamente gli altri del gruppo.

Un Airbus A320 della compagnia aerea Germanwings è precipitato nel Sud della Francia.

Si susseguono con concitazione le dichiarazioni delle istituzioni tunisine e italiane conseguenti all'attentato di Tunisi al museo del bardo.